Quando parliamo di Pride ci riferiamo ad una manifestazione nata per celebrare l’orgoglio delle persone LGBTQIA+. I primi Pride si sono svolti a New York, Chicago e Los Angeles nel 1970 ed avevano lo scopo di commemorare i moti di Stonewall del giugno 1969. I moti di Stonewall sono stati una serie di scontri violenti tra la polizia e i membri della comunità LGBTQIA+ a seguito di una retata in un bar frequentato da persone appartenenti alla comunità. Nel corso degli anni sono aumentati sempre di più e ormai il Pride ha preso piede anche in Italia e tantissime città italiane organizzano un Pride ogni anno nel mese di giugno. Questa manifestazione ha numerosi scopi alcuni dei quali sono:

  1. Il Pride è uno strumento che ha la necessità di promuovere e sostenere i diritti civili e l’uguaglianza di tutte le persone e nello specifico delle persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+. Questo è necessario, perché ancora, in numerose parti del mondo, vengono agite discriminazioni, violenze e disuguaglianze sociali, lavorative e legali verso di loro.
  2. Il Pride offre un modo per aumentare la visibilità delle persone LGBTQIA+, aiutando a rompere gli stereotipi e a promuovere l’accettazione sociale. La visibilità è cruciale per il riconoscimento delle identità diverse.
  3. Il Pride è anche una celebrazione della diversità e della libertà di essere se stessi. È un momento per celebrare i progressi fatti e per riconoscere le sfide ancora da affrontare.
  4. Gli eventi del Pride sono pensati anche per sensibilizzare tutte le persone sui temi LGBTQIA+, fornendo informazioni e risorse.
  5. Il Pride offre uno spazio di supporto e di comunità per le persone LGBTQIA+, creando un ambiente di solidarietà e appartenenza.

In conclusione, il Pride uno strumento utile che possiamo utilizzare per promuovere l’uguaglianza sociale e i diritti fondamentali di ogni persona. Celebra le differenze individuali e permette di utilizzarle come risorse per potenziare la nostra individualità. Il fine ultimo è poter essere noi stessi/e in un mondo libero da pregiudizi e giudizi.

Dott.ssa Andrea Paganotto