Il disturbo borderline di personalità (DBP) è caratterizzato da forti oscillazioni emotive e, spesso, da un profondo senso di vuoto interiore.

Questo vuoto, vissuto come un’assenza di significato o di connessione autentica, rappresenta una delle esperienze più dolorose per chi soffre di DBP. Da una prospettiva cognitivo-comportamentale (CBT), questo senso di vuoto può essere interpretato come il risultato di schemi di pensiero automatici negativi e comportamenti disfunzionali che alimentano cicli di insoddisfazione e isolamento.

Nel modello CBT, il vuoto, identificato come “caos emotivo”, è spesso alimentato da convinzioni disfunzionali o pensieri distorti, come “Non valgo nulla” o “Sono destinato a stare solo”. Questi pensieri innescano emozioni negative e comportamenti di evitamento o impulsività, rafforzando il ciclo di insoddisfazione e mancanza di significato.

La CBT, insieme alla DBT (Terapia dialettico-comportamentale) offre diverse tecniche per spezzare questo ciclo, aiutando a riconoscere e modificare i pensieri automatici e a sviluppare un senso di identità stabile. Alcune delle tecniche chiave includono:

  • Diario dei Pensieri: Annotare i pensieri negativi per identificarli e ristrutturarli. Questo aiuta a riconoscere quando il vuoto è amplificato da convinzioni irrealistiche o distorte.
  • Ristrutturazione Cognitiva: Sostituire pensieri negativi con alternative più realistiche e funzionali. Ad esempio, trasformare un pensiero come “Sono destinato a stare solo” in “È difficile trovare persone che mi capiscano, ma non impossibile.”
  • Esposizione Graduale alle Emozioni: Abituarsi gradualmente a sentire emozioni dolorose anziché evitarle, aumentando la tolleranza emotiva e riducendo il bisogno di ricorrere a comportamenti impulsivi.
  • Pianificazione di Attività Significative: La CBT incoraggia l’impegno in attività che abbiano valore e significato, come un nuovo hobby, uno sport o il volontariato, per costruire un senso di soddisfazione stabile.
  • Mindfulness: La pratica della mindfulness è efficace per vivere nel presente senza giudicare, aiutando a gestire momenti di vuoto senza reazioni impulsive.

Il vuoto interiore nel DBP può sembrare insuperabile, ma la CBT e la DBT offrono strumenti concreti per affrontarlo e ridurlo. Attraverso la modifica dei pensieri e l’adozione di comportamenti significativi, è possibile costruire un senso di appartenenza e appagamento, sostituendo gradualmente il vuoto con un’identità più autentica e stabile.

Dott.ssa Silvia Ruggiero

 

Bibliografia

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